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DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Lo psicologo assume un ruolo importante nell’ambito sia del trattamento dei disordini alimentari sia del supporto psicologico nell'ottica dell'intervento psico-nutrizionale. È fondamentale nel conseguimento di risultati a lungo termine e nella prevenzione di ricadute. 

Ti capita spesso di sentirti in colpa dopo che hai mangiato? 

Quanto ti preoccupa aver preso 1kg? 

Quanto spesso tieni traccia delle calorie che consumi?

Hai mai vomitato, utilizzato diuretici o lassativi per perdere peso? 

Utilizzi il cibo come uno strumento per stare bene con te stesso? 

I disturbi alimentari sono legati alla valutazione disfunzionale che la persona fa di sé stessa. Si parla di valutazione disfunzionale quando il valore percepito della persona è fortemente connesso all'ideale di magrezza, al peso e al controllo della propria forma corporea. In pratica la persona sente di valere o non valere come essere umano in relazione all'ago della bilancia che influenza notevolmente il rapporto con il cibo

 

La paura di ingrassare può, dunque, spingerti a limitare l'assunzione di cibo. Potresti pesarti più volte durante il giorno per assicurarti di non aumentare di peso. A volte il numero sulla bilancia diventa anche la cosa più importante della tua vita. Tenere un registro ossessivo delle calorie consumate è un segno comune di disordine alimentare.

Il vomito autoindotto, l'uso di diuretici e l'uso di lassativi sono tutti metodi per manipolare il peso o evitarne l'aumento.
Usare il cibo come modo per consolarti può aiutare di tanto in tanto. Quando però il cibo è il tuo metodo preferito per far fronte a situazioni o ad emozioni difficili, tuttavia, questo spinge l'individuo verso i disturbi alimentari.

Tra i fattori psicologici identificati ci sono bassa autostima, sentimenti di inadeguatezza e mancanza di controllo nella vita, depressione, ansia, rabbia e solitudine. I fattori interpersonali includono relazioni familiari e personali difficili e difficoltà nell'esprimere emozioni e sentimenti.

Esistono tre tipi principali di disturbi alimentari:

 

1) Anoressia Nervosa;

 

2) Bulimia Nervosa;

 

3) Sindrome da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder o BED).

 

Queste tre forme di disturbi alimentari sono accomunate dal pensiero ossessivo del cibo, dalla paura morbosa di diventare sovrappeso abbinata ad una percezione deformante del proprio corpo e ad una bassa stima di sé.

Anoressia Nervosa 

 

L'anoressia nervosa è caratterizzata da una persistente restrizione nell'assunzione di cibo, un'intensa paura di ingrassare e una percezione distorta del peso o della propria forma corporea. Un individuo con anoressia nervosa di solito mantiene un peso corporeo che è al di sotto di un livello minimamente normale per età, sesso e salute fisica. Tuttavia, attenzione, in una condizione nota come anoressia atipica, qualcuno può soddisfare i criteri diagnostici per l'anoressia ma non essere sottopeso

Le persone con anoressia spesso tentano di perdere peso con la dieta, il digiuno, l'esercizio fisico eccessivo e comportamenti compensativi come il vomito autoindotto e l'utilizzo di lassativi e diuretici. 

Bulimia Nervosa 

La bulimia nervosa è caratterizzata da episodi ricorrenti e frequenti di consumo di quantità insolitamente elevate di cibo (abbuffate) e da una sensazione di mancanza di controllo sul mangiare. Questi episodi sono seguiti da comportamenti che compensano l'abbuffata (vomito, uso eccessivo di lassativi o diuretici), il digiuno e/o l'esercizio fisico eccessivo.

Sindrome da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder o BED)

 

Il Binge Eating Disorder è caratterizzato da episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata, durante i quali una persona avverte una perdita di controllo sul proprio mangiare. Un episodio di abbuffate è definito come mangiare una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe in un periodo di tempo simile in circostanze simili. A differenza della bulimia, gli episodi di abbuffate non sono seguiti da "uno spurgo" (vomito, uso eccessivo di lassativi o diuretici), esercizio fisico eccessivo o digiuno. Di conseguenza, le persone con disturbo da alimentazione incontrollata sono spesso in sovrappeso o soffrono di obesità.

Non è facile accettare di avere un disturbo alimentare, ma è il primo passo verso il benessere psicologico e fisico. È fondamentale lasciare andare il falso senso di controllo dei comportamenti alimentari disfunzionali. È difficile ma io posso aiutarti. È cruciale una tempestiva diagnosi per poter intervenire in maniera mirata e a 360°

In che modo posso aiutarti? 

In presenza di disturbi alimentari è di assoluta importanza rivolgersi ad uno psicologo che adotterà sia il metodo osservativo quanto l’esplorazione psicologica per poter riconoscere e, quindi, diagnosticare in maniera tempestiva la presenza, o meno, di un comportamento alimentare disfunzionale. Infatti, nel caso dei disturbi alimentari è possibile identificare "segnali clinici d'allarme" presenti a livello psicologico e comportamentale ancora prima che si manifestino radicali cambiamenti nel corpo e nel peso.

Lo psicologo interviene, dunque, con attività riabilitative focalizzandosi, in particolare, 1) nella gestione dei problemi comportamentali correlati al cibo, 2) alla percezione corporea e 3) alle emozioni provate durante l'atto del mangiare. 

Può proporre inoltre 4) delle attività di natura psicoeducativa per informare il paziente su nozioni relative al mondo alimentare di cui può non essere a conoscenza, promuovendo così la sua consapevolezza rispetto alle proprie abitudini alimentari, ai propri stati emotivi e pensieri, aiutandolo nel contempo a potenziare gli aspetti motivazionali, l'autostima e l'auto-accettazione. 

Quante volte hai provato a seguire una dieta senza ottenere risultati o senza riuscire a portarla a termine?

Quante volte hai provato ad assumere farmaci o integratori di ogni tipologia pur di riuscire a perdere peso?

 

Quante volte hai provato le diete che compaiono su internet o nelle riviste?

Quante volte ti sei sentito/a ossessionato/a dal cibo?

Il supporto psicologico, in un'ottica di percorso psico-nutrizionale, è rivolto a tutti coloro che stanno affrontando un rapporto difficile con il cibo ed è fondamentale per comprendere il proprio COMPORTAMENTO ALIMENTARE, al fine di ottenere un rapido recupero del benessere psico-fisico e raggiungere così gli obiettivi prefissati. 
Viene analizzato il rapporto con il cibo e con il mangiare, ciò che scatena il comportamento "auto-sabotante", come il peso influisce sulla vita quotidiana e come i pensieri correlati al proprio aspetto fisico influenzano il comportamento alimentare. 

 

In che modo posso aiutarti?

Il percorso psico-nutrizionale è caratterizzato da: 

 

- Interventi a sostegno e a sviluppo della motivazione;
- Gestione delle emozioni ed in particolare della frustrazione, principale causa della fame emotiva;
- Lavoro specifico sugli aspetti emotivi implicati nell'alimentazione: stress, depressione, ansia e rabbia;
- Lavoro mirato sulla autostima e sulle strategie di evitamento delle tentazioni alimentari. Impara a dire "no"; 
- Accrescere la consapevolezza alimentare;
- Valutare e migliorare lo stile di vita.
 

Inoltre, è possibile avere una consulenza anche dal nutrizionista con il quale collaboro ed essere seguiti a 360° nel proprio percorso di dimagrimento.

Disturbi alimentari

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